Loro di Yamashita: un mistero da risolvere

Loro di Yamashita: un mistero da risolvere

18.02.2022

 

I cacciatori di tesori trovano periodicamente oggetti di valore persi o nascosti, ma molto più interessanti sono i tesori che non sono ancora stati trovati e sono avvolti nel mistero.

Uno di questi tesori è l'oro di Yamashita, che è stato diligentemente cercato dai cacciatori di tesori per più di mezzo secolo.

 

Il segreto della "Tigre della Malesia"

La nostra storia risale al periodo della seconda guerra mondiale. Nel 1944, le truppe giapponesi nelle Filippine occupate erano guidate dal generale Tomoyuki Yamashita, soprannominato la "Tigre della Malesia".

 

I giapponesi portarono nelle Filippine oggetti di valore rubati dai territori conquistati, sperando di trasportarli in Giappone dopo la guerra. Tuttavia, quando la flotta americana iniziò ad affondare attivamente le navi giapponesi, fu deciso di nascondere le ricchezze sequestrate nelle Filippine.

Il generale Yamashita era responsabile di questo compito. I tesori furono nascosti in grotte sotterranee e tunnel appositamente scavati. Le entrate di questi caveau segreti venivano poi murate o fatte saltare in aria.

Alla fine della guerra, Yamashita si arrese agli americani e fu giustiziato. La "Tigre della Malesia" si portò il segreto nella tomba, ispirando molti avventurieri alla ricerca di ricchezze inesplorate.

 

Il tesoro viene trovato... o no?

La storia prese una piega inaspettata nel 1988, quando il cacciatore di tesori Rogelio Roxas intentò una causa contro l'ex presidente filippino Ferdinand Marcos.

Roxas sosteneva di aver scoperto uno dei nascondigli di Yamashita insieme alla sua squadra nel 1971. Scatole con lingotti d'oro e una statua d'oro di Buddha del peso di circa una tonnellata furono trovate all'interno. Roxas prese la statua e 24 lingotti, progettando di tornare più tardi per il resto.

Nella foto: Rogelio Roxas con un Buddha d'oro, che, presumibilmente, faceva parte del famigerato tesoro giapponese.

 

Sfortunatamente, Ferdinand Marcos, che era allora presidente delle Filippine, venne a sapere della scoperta. Secondo il cacciatore di tesori, Marcos ordinò di arrestarlo e si arrogò l'oro trovato.

Al processo, Roxas ha accusato l'ex capo delle Filippine di furto e di violazione dei diritti umani. Come risultato, l'attore ha ottenuto un risarcimento di sei milioni di dollari dalla vedova dell'ex presidente Marcos.

Tuttavia, l'ulteriore destino del Buddha d'oro e delle barre rubate rimane poco chiaro. Non è stato nemmeno possibile stabilire con certezza se questi oggetti di valore facessero parte del famoso oro di Yamashita.

 

Più domande che risposte

Le controversie sull'effettiva esistenza dell'oro di Yamashita continuano ancora oggi. Alcuni pensano che sia solo un mito. Ma ci sono anche coloro che sono fermamente convinti dell'esistenza del tesoro e sono pronti a non risparmiare sforzi per trovarlo.

Forse presto qualche appassionato avrà la fortuna di trovare i leggendari tesori del generale giapponese. E allora ci sarà un mistero in meno sul pianeta.

 

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