Le medaglie d’oro di Pechino e Tokyo
L’oro del Celeste Impero
Tong Xin è il nome ufficiale delle medaglie alle Olimpiadi di Pechino. Letteralmente significa “insieme come uno”.
L’ Accademia Centrale delle Belle Arti, guidata dal professore associato Hang Hai, ha progettato le medaglie olimpiche. Un ciondolo di Giada della dinastia Han è servitor come base.
Sul lato anteriore del premio, gli artigiani hanno inciso antichi cerchi con motivi di nuvole e fiocchi di neve. Nel centro — cinque anelli che simboleggiano le Olimpiadi.
Il rovescio mostra l’emblema e l’immagine delle discipline sportive. Gli anelli simboleggiano le scie delle stelle, mentre i 24 punti rappresentano il numero di sequenza dei Giochi Olimpici.
La Medaglia ha una scritta in inglese e cinese con in nome ufficiale dell’evento: XXIV Giochi Olimpici Invernali Pechino 2022.
Nella foto: ecco come appare la Medaglia d’oro per i vincitori delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022.
Oro giapponese
The organizzatori delle Olimpiadi hanno creato il Tokyo 2020 Medal Project al fine di raccogliere materiale per la creazione di medaglie. I fondatori hanno utilizzato un metodo “ecosostenibile” di riciclaggio di vecchi dispositivi elettronici in tutto il paese.
Nella foto: La Medaglia d’oro “Tokyo 2020” è collocata nell’unica custodia di legno.
Durante I due anni precedenti l’inizio dei giochi, ogni residente del Giappone poteva contribuire al progetto unico. Il 90 per cento della popolazione del Giappone partecipò volentieri a quella campagna.
Le autorità locali hanno collocate speciali contenitori gialli nelle città del paese, in modo che la gente potesse consegnare I vecchi gadget. Durante la campagna nazionale, sono state raccolte più di 78 tonnellate di dispositivi elettronici, compresi 6 milioni di telefoni cellulari. Come risultato del trattamento dei materiali, sono stati recuperate poco più di 30 chilogrammi d’oro, 4,1 tonnellate di argento e 7,2 tonnellate di bronzo.
Con il materiale ricevuto sono state fatte 5.000 medaglie per le competizioni sportive.
Nella foto: riciclaggio dell’elettronica di consumo.
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